Solitamente si pensa che l’obiettivo della coppia sia quello di essere un’entità a sé stante in cui ognuno cessa di essere quello che è sempre stato in favore della coppia stessa, come se il singolo facesse definitivamente un passo indietro e l’unione fosse in ogni caso l’aspetto da salvaguardare. non è così: si rimane uomini o donne che formano coppie, le quali vivono fin quando il singolo è soddisfatto. Non dimenticatelo mai. Prima di tutto siete individui che devono avere la propria realizzazione ed il proprio benessere, dopodiché siete parte della coppia che formate con un altro realizzato a sua volta.
CAMBIERÁ PER ME
Siamo certi di mutare l’altro perché si adatti a noi; questa convinzione attraversa nello stesso momento le menti di ambedue i quali, senza confessarlo, sono certi che per amore l’altro cambierà mentre loro resteranno quelli di sempre.
Detto questo riesce più facile considerare come non si sia affatto intenzionati a soddisfare la richiesta di cambiamento e ci si senta defraudati dal diritto di essere sé stessi, proteggendo la propria integrità; si tratta di semplice conservazione della propria struttura mentale, cosa che in ogni istante di vita prevale su qualunque altro aspetto dell’esistenza, in ogni essere umano.
LA FIDUCIA É SAPERE COSA FARÁ L’ALTRO
Conoscere e farsi conoscere dall’altro è una componente importante, eppure non è affatto scontata dal momento che è difficile mostrarsi per quello che si è. Anche dopo molti anni si mostra all’altro una parte di noi che potremmo definire “pubblica”, in cui evitiamo di esporre gli aspetti cha danno ansia, vergogna o disagio ed esaltiamo le caratteristiche in cui appariamo gradevoli e capaci.
Tutto questo accade perché nessuno di noi è contento di esporre le proprie fragilità o gli aspetti di comportamento che risultano non socialmente graditi. Nella coppia ciò porta ad un logoramento che dobbiamo evitare prima che si presenti.
È vitale che vi apriate alla persona che avete a fianco, la quale deve fare altrettanto. Educate voi stessi in questo.
Non c’è peggiore cosa in una relazione che ognuno sia disinteressato alle emozioni, alle paure ed ai desideri dell’altro.
QUOTIDIANITÁ, FIDUCIA E CONTINUITÁ
Parlare di quotidianità nella coppia porta a pensare alla routine di tutti i giorni e subito dopo alla noia. La noia spaventa, ma forse ancor più spaventa il fatto di doverla affrontare in due! Essere in due senza obiettivi è assai peggio che essere da soli nelle stesse condizioni. Il motivo è semplice: senza rendersene conto si vive l’idea che l‘altro abbia la responsabilità delle proprie condizioni.
Senza rendersene conto passiamo l’esistenza a cercare i responsabili di quello che non ci piace, pur di allontanare da noi il fastidio di non essere riusciti negli obiettivi. Accade così che attribuiamo al compagno qualunque disfatta senza che lui sia mai realmente informato della nostra profonda e vera insoddisfazione.
QUANTO VALE E COME NASCE LA FIDUCIA NELLA COPPIA
Vi propongo questa interpretazione: la fiducia è dovuta alla possibilità di prevedere cosa farà l’altro in una determinata situazione. Quindi la fiducia non è la sicurezza che faccia o non faccia qualcosa, ma è piuttosto la possibilità di prevedere quello che potrà avvenire. La fiducia nell’altro è quella condizione che si forma quando in una coppia ognuno prevedere con ragionevole sicurezza le azioni dell’altro. Immaginate questo stato d’animo e vivrete da subito una grande tranquillità. È questo che dovete raggiungere.
La vostra mente vede molto più di quello che vi è dato sapere e lo usa per realizzare il proprio futuro.
I percorsi emotivi sono diversi per ognuno, dal momento che sono dovuti alla vicenda di vita, oltre alle caratteristiche di personalità. Quanto questi siano importanti è difficile da determinare. La parola individuo deriva dal latino individuus, ossia indivisibile. In effetti è proprio questo l’aspetto evidente di ognuno, ovvero il suo essere un insieme di emozioni e sensazioni tra loro inseparabili. Ogni relazione, qualunque sia l’interlocutore, risente di questo, sia nel modo di vivere il rapporto sia nell’immaginare gli sviluppi futuri.
Le relazioni non sono sanabili una volta per tutte, vanno coltivate ed alimentate e solo con il tempo questo lavoro sarà spontaneo.